Il gioiello meridionale d’Italia: una scoperta sorprendente
La geografia italiana cela sorprese e meraviglie spesso sconosciute ai più. Tra queste, vi è un luogo che detiene un primato geografico particolare, essendo il punto più meridionale del territorio italiano. Un luogo che molti non riescono a nominare e che ancora di più ignorano nella sua esistenza.
Il mistero del punto più a sud
La ricerca del luogo più a sud d’Italia ci porta in una regione famosa per le sue bellezze naturali e la sua storia millenaria: la Sicilia. Ma la località in questione non si trova sulla terraferma, bensì su un’isola che, nonostante la sua appartenenza amministrativa alla regione siciliana, geograficamente si colloca su una placca tectonica differente.
Un nome inaspettato
Il nome di questo angolo di paradiso è noto a pochi, ma evoca immediatamente immagini di acque cristalline e natura incontaminata. Stiamo parlando di Lampedusa, l’isola più grande dell’arcipelago delle Pelagie, situata nel cuore del Mediterraneo e appartenente alla provincia di Agrigento.
Un paradiso da scoprire
Lampedusa non è solo il punto più a sud d’Italia, ma è anche una destinazione che merita di essere visitata in ogni periodo dell’anno. La sua bellezza mozzafiato e la sua atmosfera unica la rendono una meta perfetta sia per le vacanze estive che per fughe invernali dal freddo continentale.
La punta dell’estremo sud
Ma qual è esattamente il punto più a sud dell’isola, e quindi dell’Italia? Si tratta di un luogo che, oltre a essere un incantevole angolo di natura, si trova in una posizione geografica che lo rende unico nel suo genere.
Punta Pesce Spada: il confine meridionale
La località che detiene il record di punto più meridionale è Punta Pesce Spada, conosciuta anche come Punta Cavallo Bianco. Questa estremità di Lampedusa si trova a una latitudine di 35° 29′ 24″ Nord, un dato che la colloca più vicina alle coste africane che a quelle italiane.
Un luogo di incontro tra culture
La posizione di Lampedusa, a soli 134 km dalla Tunisia e 162 km da Malta, la rende un crocevia di culture e storie. L’isola è testimone di un fenomeno migratorio che ha segnato e continua a segnare la storia del Mediterraneo. In onore di questo, è stata eretta una scultura, inaugurata il 28 giugno 2008, chiamata “Porta d’Europa”, opera dell’artista Mimmo Paladino, dedicata alla memoria dei migranti deceduti in mare.