Il “Diario dell’esploratore”: un modo per far durare le emozioni dei viaggi
Le vacanze sono un momento di benessere e relax, ma purtroppo durano troppo poco. Spesso, quando siamo sulla strada del ritorno a casa, la mente inizia a vagare, cercando di trasformare in parole e pensieri tutte le emozioni vissute durante il viaggio. È un mix di nostalgia e desiderio di ricordare le giornate che ci hanno fatto stare bene e divertire. Il viaggio ha il potere di farci sentire liberi, ma spesso questa sensazione rimane inespressa a causa delle nostre responsabilità quotidiane. Tuttavia, il viaggio ci permette di ritrovare energia, vitalità e nuovi stimoli.
Un modo per preservare i ricordi di un viaggio è tenere un diario di viaggio, che ogni avventuriero che si rispetti dovrebbe compilare. Un diario di viaggio può essere un insieme di cartoline, foto, frasi scritte o rubate, incontri, petali incollati, conchiglie e sabbia. È un modo per ricordare quei momenti speciali. I diari di viaggio sono alla base di un genere letterario molto apprezzato, che ha dato vita a libri e film di grande successo, come ad esempio “I diari della motocicletta” e “La mia Africa”. Scrivere i ricordi e le sensazioni su carta dà un senso di freschezza alle parole, che riemergono con tutta la loro forza già alla prima rilettura. Ci riportano a quei momenti magici, come ad esempio il tramonto sulla spiaggia. Quando la potenza del viaggio si unisce a quella delle parole, nasce qualcosa di speciale.
Expedia.it ha recentemente condotto uno studio sulle abitudini e gli effetti dei viaggi, chiamato “Vacation Deprivation”. Lo studio ha coinvolto più di 11.000 persone in 19 Paesi, con l’obiettivo di comprendere le abitudini e gli effetti psicologici del viaggio. Lo studio ha evidenziato che sono stati soprattutto i genitori millennial a percepire la sensazione di ”vacation deprivation”. Questa generazione ha dovuto fare i conti con il lavoro e la cura dei bambini piccoli, e ha subito più di altre il senso di confusione e disorientamento, con difficoltà a distinguere tra svago, lavoro e scuola. Il 76% di loro dichiara di sentirsi “privato delle vacanze”, un dato superiore alla media mondiale (60%) e italiana (65%).
Tuttavia, esistono modi per invertire la prospettiva e acquisire uno stato mentale “vacanziero”. Con il giusto spirito, sarà molto più facile trovare positività ed energia. Expedia.it ha pensato a coloro che, anche in assenza di viaggi quest’estate, vogliono ritrovare la carica per sé e i propri figli. Ha creato il “Diario dell’esploratore”, un diario di viaggio che può diventare una terapia, un ricordo e una fantasia per grandi e piccoli. Il diario può essere stampato o scaricato gratuitamente. Esso rappresenta la risposta alla necessità di attività divertenti e spensierate da fare con i più piccoli, tra una fantasticheria sulle prossime vacanze e l’altra.
Secondo lo studio di Expedia.it, il viaggio può essere rievocato in modo attivo grazie ai ricordi delle vacanze passate o ai preparativi sulle vacanze future. Rivedere le foto dei luoghi visitati, indossare i vestiti acquistati in vacanza, ammirare i souvenir o ascoltare le colonne sonore di una vacanza possono metterci di buonumore e farci sentire come se fossimo appena tornati da un viaggio. Il “Diario dell’esploratore” è uno stimolo per ripartire dai ricordi e dal futuro che ci aspetta. Parlare di ciò che abbiamo vissuto insieme, raccontare esperienze e progettare nuovi viaggi è il modo migliore per ricaricarsi. Inoltre, il diario è ricco di illustrazioni, giochi e inserti divertenti per i bambini, ed è un modo educativo per far loro apprezzare lo spirito del viaggio fin da giovani.
Il “Diario dell’esploratore” è un modo per affrontare il resto del 2020 senza rimpianti, in attesa della prossima destinazione.