Un affascinante itinerario in moto attraverso l’Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna è una regione che offre sempre emozioni travolgenti per chi decide di fare un viaggio in moto. In particolare, l’itinerario che vi proponiamo oggi è un percorso di due giorni che attraversa l’intera area naturale del Parco del Delta del Po, tra le province di Ferrara e Ravenna.
Questo itinerario è caratterizzato da strade dritte che sembrano non finire mai, perfetto per chi desidera rilassarsi circondato dalla bellezza della natura. Partendo dalle saline di Cervia, ci dirigeremo lungo la Strada Statale 16 Adriatica, raggiungendo dapprima Ravenna e poi spostandoci nell’entroterra fino a Ferrara.
Una volta arrivati nella capitale estense, avremo l’opportunità di esplorare il suo affascinante centro storico. Successivamente, ci dirigeremo nel cuore dell’area del Delta del Po, a pochi chilometri dal Mare Adriatico, per poi scendere verso le Valli di Comacchio e ritornare a Ravenna.
Questo itinerario forma un anello che si sviluppa interamente in pianura e offre un paesaggio unico, caratterizzato da acqua e canneti, aree protette e specie di uccelli rari da ammirare. Inoltre, avremo l’opportunità di immergerci nell’arte e nella bellezza di un patrimonio unico al mondo. È importante ricordare di rispettare sempre i limiti di velocità durante il viaggio.
La durata complessiva di questo itinerario è di due giorni, ma se decidiamo di fare delle soste nelle diverse città d’arte lungo il percorso, potremmo prolungare il viaggio fino a quattro giorni. La lunghezza totale del percorso è di circa 260 chilometri. È consigliabile effettuare questo viaggio durante la primavera e il primo autunno, quando le temperature sono più miti e il caldo sulla moto è sopportabile.
GIORNO 1: Alla scoperta delle saline di Cervia e del centro storico di Ravenna
Il primo giorno del nostro viaggio inizia lasciando alle spalle il centro costiero di Cervia e dirigendoci verso le Saline, considerate la porta Sud del Parco Regionale del Delta del Po. Percorrendo la Via Salara Statale, dopo pochi chilometri incontriamo distese di acqua ricche di sale, che brillano sotto i primi raggi del mattino, mostrando una flora e una fauna incredibili. Qui potremo anche avvistare i fenicotteri che hanno scelto quest’area come loro dimora.
Dopo questa prima tappa, proseguiamo lungo la SP 254 fino a raggiungere Castiglione di Ravenna e da lì, imbocchiamo la SP51 per incrociare la SS16 Adriatica in direzione Ravenna. Durante il percorso, potremo godere di una guida fluida e di dolci curve che ci permetteranno di mettere alla prova l’aderenza dei nostri pneumatici. Lungo il tragitto, troveremo anche diversi locali e ristoranti dove potremo gustare un’ottima piadina.
La prima cosa che avvistiamo di Ravenna è l’imponente campanile circolare della Basilica di Sant’Apollinare in Classe, uno dei monumenti Unesco della città. Decidiamo di fermarci per un selfie, per condividere con gli amici il nostro viaggio. Ravenna è famosa per i suoi monumenti paleocristiani e i mosaici conservati al loro interno, nonché per essere stata dimora del poeta Dante Alighieri durante gli anni d’esilio. Una visita a questa città è senza dubbio d’obbligo.
Dopo aver trascorso mezza giornata a Ravenna, ripartiamo seguendo le frecce per Ferrara, cercando di evitare le strade trafficate e privilegiando le carraie in aperta campagna. Attraversiamo piccole località come Alfonsine, Anita, Longastrino e Menata, che si trovano al confine tra le due province. Arrivati a Bando, imbocchiamo la SP48 per Argenta. Durante il percorso, avremo l’opportunità di visitare la suggestiva Pieve di San Giorgio, la più antica del territorio ferrarese (VI sec. d.C.), e di ammirare l’architettura di Belriguardo a Voghiera.
Proseguiamo verso nord in direzione di Ferrara, dove faremo una sosta necessaria dopo circa 80 chilometri da Ravenna. Parcheggiamo la moto nell’area di Porta Reno e ci addentriamo nel centro storico, che è considerato Patrimonio dell’Umanità. Ferrara è stata un importante centro medievale e una delle corti più importanti del Rinascimento. Durante la visita, avremo l’opportunità di ammirare numerosi monumenti, anche se il tempo a disposizione sarà limitato. Decidiamo quindi di fermarci a dormire per poter esplorare la città il giorno successivo e gustare un piatto di cappellacci in una delle osterie del centro.
GIORNO 2: Alla scoperta delle Valli di Comacchio e del Parco del Delta del Po
La mattina seguente, partiamo presto e percorriamo via Pomposa e la SP 15 a velocità moderata per arrivare dopo 21 chilometri a Finale di Reno. Da qui, ci dirigiamo verso sud per Migliarino e seguiamo il Po di Volano fino a Massa Fiscaglia, per poi raggiungere Codigoro. Lungo la strada, avremo l’opportunità di ammirare la Torre di Tieni, un’antica dogana estense.
Percorrendo la SS 495, tra atmosfere agricole e surreali, arriviamo ad Ariano Ferrarese e poi a Mesola. Facciamo una breve sosta nella coreografica corte porticata del castello di Mesola, per poi inoltrarci nel Bosco della Mesola, la più grande area boschiva del ferrarese, dove potremo avvistare anche un cervo. Proseguiamo fino a Goro, dove un suggestivo ponte di barche ci permette di raggiungere la bocca del Po e ammirare il grande fiume che sfocia nell’Adriatico.
Dopo aver pranzato in uno dei tanti ristoranti di pesce locali, ci spostiamo verso sud seguendo le indicazioni per l’abbazia benedettina di Pomposa. Come l’abbazia di Classe, anche questa appare improvvisa nella verde campagna con il suo svettante campanile e custodisce al suo interno inaspettati tesori di arte e storia. Dopo aver ammirato la bellezza dell’abbazia, riprendiamo la strada e svoltiamo a sinistra per imboccare la SP 54 in direzione di Lido di Volano. Lungo questa strada rettilinea, diamo gas per raggiungere la bellissima Valle Bertuzzi il prima possibile.
La guida procede senza rallentamenti fino a Porto Garibaldi, dove decidiamo di costeggiare il vivace porto. Saremmo tentati di fermarci in uno dei tanti ristoranti, ma l’orario e i chilometri ancora da percorrere ci spingono verso la piccola e incantevole Comacchio, famosa per i suoi canali navigabili che attraversano il centro storico. Dopo un veloce giro in centro e una pausa obbligata al Museo Delta Antico, riprendiamo la strada per raggiungere le Valli di Comacchio poco prima del tramonto.
La strada che ci porta alle Valli di Comacchio è libera da macchine e ci offre una panoramica privilegiata sull’ampia distesa d’acqua. Lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è fantastico, con un’enorme quantità di uccelli che svolazzano in ogni direzione, sollevandosi dalla vicina Penisola di Boscoforte.
Dopo aver scattato numerose foto, raggiungiamo il Ponte sul Reno e attracchiamo nel piccolo paese di Sant’Alberto. Da qui, imbocchiamo via Mandriole e intersechiamo nuovamente la via Romea. È quasi sera e siamo molto stanchi. Con le ultime luci del giorno, costeggiamo la Valle della Canna, la Pineta di San Vitale e l’Oasi di Punte Alberete, tesori naturalistici a nord di Ravenna.
La città dei mosaici si presenta di fronte a noi. Il viaggio è giunto al termine. Dopo una doccia ristoratrice, ci concediamo un piatto di cappelletti per raccontarci le emozioni del viaggio appena concluso.
In conclusione, questo itinerario in moto attraverso l’Emilia-Romagna è un’esperienza unica che ci permette di immergerci nella bellezza della natura e di scoprire tesori artistici e storici di inestimabile valore. Sia che siate appassionati di moto o amanti della natura, questo percorso vi regalerà emozioni indimenticabili.