L’UNESCO ha raccomandato che Venezia e la sua laguna siano inserite nella lista dei Patrimoni dell’Umanità in Pericolo, poiché l’Italia non sta facendo abbastanza per proteggere la città dagli effetti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa.
Gli esperti del Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO revisionano regolarmente lo stato dei 1.157 siti del Patrimonio dell’Umanità dell’agenzia culturale delle Nazioni Unite. Durante una riunione a Riyadh nel mese di settembre, un comitato composto da 21 stati membri dell’UNESCO esaminerà oltre 200 siti e deciderà quali inserire nella lista dei pericoli.
Per quasi 10 di questi siti, gli esperti raccomandano che gli stati membri li inseriscano nella lista dei pericoli, tra cui già figurano il centro storico di Odessa in Ucraina, la città di Timbuktu in Mali e diversi siti in Siria, Iraq e Libia.
Altri siti raccomandati per l’inserimento nella lista dei pericoli quest’anno sono le città di Kyiv e Lviv in Ucraina.
“L’assenza di una visione strategica congiunta a lungo termine per la conservazione del patrimonio e la scarsa efficacia della gestione coordinata integrata a tutti i livelli degli stakeholder ostacolano la risoluzione di questioni urgenti ma di lunga data”, ha dichiarato l’UNESCO.
L’UNESCO ha affermato che le misure correttive proposte dallo Stato italiano sono “attualmente insufficienti e non sufficientemente dettagliate”. Ha inoltre aggiunto che l’Italia “non ha comunicato in modo sostenuto e sostanziale” dalla sua ultima sessione del Comitato nel 2021, quando l’UNESCO aveva già minacciato di mettere Venezia nella lista nera.
L’agenzia ha dichiarato di sperare che “questa iscrizione comporti un maggiore impegno e mobilitazione” degli stakeholder locali e nazionali per affrontare questioni di lunga data.
Un portavoce del comune di Venezia ha dichiarato a Reuters che la città “leggerà attentamente la decisione proposta pubblicata oggi dal Centro del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e la discuterà con il governo”.
Venezia, famosa per i suoi canali e i suoi siti culturali, sta lottando contro il turismo di massa da anni. In un solo giorno durante il Carnevale del 2019, circa 193.000 persone si sono ammassate nel centro storico. Venezia stava preparando l’introduzione di una tassa per i visitatori di un giorno per controllare il numero di visitatori, ma è stata ritardata a causa delle obiezioni.
(Questo articolo è stato tratto da Reuters ed è stato legalmente concesso in licenza tramite l’Industry Dive Content Marketplace. Si prega di rivolgere tutte le domande relative alla licenza a [email protected]).