L’industria del turismo globale sta finalmente mostrando segni di ripresa, grazie al fatto che gli americani stanno tornando a viaggiare come facevano prima della pandemia. Tuttavia, per una piena ripresa economica, gli Stati Uniti hanno bisogno che anche i visitatori internazionali tornino a viaggiare nel paese ai livelli pre-pandemici.
Secondo l’Ufficio Nazionale del Turismo e dei Viaggi, oltre 8 milioni di americani hanno viaggiato all’estero a maggio, rappresentando il 99% del volume pre-pandemico registrato a maggio 2019. Tra gennaio e maggio, circa 36 milioni di americani hanno viaggiato all’estero, registrando un aumento del 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le destinazioni internazionali, escludendo Messico e Canada, hanno rappresentato il 50% dei viaggi internazionali.
Per quanto riguarda i viaggi internazionali in entrata negli Stati Uniti a maggio, sono arrivati 5,4 milioni di visitatori, pari all’80% del volume pre-Covid e in aumento del 26% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Ad aprile, oltre 5,5 milioni di viaggiatori internazionali sono arrivati negli Stati Uniti.
I visitatori internazionali con un visto per “piacere”, ovvero per turismo, sono stati 2,2 milioni a maggio, in calo rispetto ai 2,3 milioni di aprile di quest’anno e ai 2,9 milioni del 2019.
Nei primi cinque mesi di quest’anno, gli Stati Uniti hanno accolto 25 milioni di viaggiatori internazionali, registrando un aumento del 52% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I viaggiatori provenienti dall’estero hanno raggiunto quota 11 milioni in quel periodo, con un aumento del 47% rispetto all’anno precedente.
In conclusione, l’industria del turismo sta mostrando segni di ripresa grazie al ritorno dei viaggiatori americani. Tuttavia, per una piena ripresa economica, è fondamentale che anche i visitatori internazionali tornino a viaggiare negli Stati Uniti ai livelli pre-pandemici.